2023

Dalla campagna “Piuma” per AISM alle “parole piuma”: 22 anni in cerca di levità.

Dalla campagna “Piuma” per AISM alle “parole piuma”: 22 anni in cerca di levità.

C’è un simbolo che ricorre nel mio lavoro da 22 anni: la piuma.
La utilizzo per la prima volta nel 2001 in una campagna di acquisizione per AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, realizzata in Rapp Collins Italia.
Ai tempi risulta un’idea molto efficace, confermata dai risultati di acquisizione sostenitori e di raccolta fondi.
L’immagine della piuma si differenzia rispetto a rappresentazioni della malattia in campagne nazionali e internazionali fatte di sedie a rotelle, catene, cadute a terra.
Se è vero che oggi scriverei un testo molto diverso rispetto a quello di allora, salvo il mio primo passo verso la levità e la consapevolezza che sono le parole a orientare il nostro sguardo e a dare significato alle immagini, talvolta ribaltandolo.

Passano gli anni, divento libera professionista e mi appassiono di libri tattili. Il primo lo realizzo con Sylvie Garrone nel 2011 e lo intitolo Sogni di Piuma. È visibile nel sito della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi Onlus oltre che sul canale YouTube del mio progetto Labelluli.
Qui la piuma gioca con lettori e lettrici, siano essi vedenti, ipovedenti, ciechi ed è protagonista di un sogno avventuroso da leggere con gli occhi e con i polpastrelli delle dita.

Primavera 2020: tempo di lockdown. Per un laboratorio artistico da remoto per conto di Mus-e Milano invento carte particolari per far giocare bambini e bambine della scuola primaria.
Fra i vari soggetti una piuma associata a una domanda di tipo “legittimo” – che non prevede una risposta giusta o sbagliata – secondo la definizione di Hainz von Foerster e Bernard Porksen (La verità è l’invenzione di un bugiardo – Colloqui per scettici – Meltemi editore – 2001).
Queste carte, perfezionate con la supervisione pedagogica della Professoressa di UNIBari Antonia Chiara Scardicchio e del docente e formatore Andrea Prandin, sono poi diventate Scintille – carte un po’ per gioco, un po’ per cura e lanciate il 20 Novembre 2020 al convegno nazionale “Per gioco, per cura” del Centro Alberto Manzi.


Arriva il 2021. Nel corso di un laboratorio per conto di Mus-e Milano nell’Istituto Comprensivo Marcello Candia mi soffermo sull’importanza del linguaggio che usiamo per rivolgerci agli altri.
Scrivo alla lavagna due categorie, piuma e piombo, e chiedo alla classe di associare a ognuna dei termini.
Nella prima parole gentili, amorevoli, incoraggianti. Nella seconda parole offensive, intimidatorie, colpevolizzanti.
Per lasciare traccia dell’esperienza faccio disegnare a bambini e bambine una piuma e scegliere le parole preferite.

Anno 2023.
La ricerca della levità continua. Porto con me i libri di Christian Bobin, le poesie di Chandra Livia Candiani, le riflessioni sul sogno di Renzo Rossin, le immagini dipinte dagli haiku di Matsuo Basho e un verso del poetico Bruno, bambino della classe 4B dell’Istituto Riccardo Massa di Milano (anno scolastico 2021-22).

Credit foto in evidenza: Artem Podrez per Pexels

By Eleonora Terrile

Parole scelte con cura

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